martedì 31 agosto 2010

nel sonno, mio amore e mio fratello

Almeno per una volta vorrei assaggiare
il dolce poltrire in candide lenzuola di seta.
Come viene avvolta dolcemente la stanza da questi freddi colori.
Il mio cuscino,
il mio dolce cuscino, spesso lo desidero più del' aria che respiro.ù



Ho paura ad addormentarmi,
trascorrere la notte insonne vuol dire soffrire più a lungo.
Poi mi addormento, di colpo.
Mi sveglia il mio piscio,maledetto!
potevo dormire di più, sognarti ancora.
Il sonno fà volare il tempo.
Mi alzo e conto.
Conto ogni giorno:
meno 15, meno 10, meno 5, meno 3,
e siamo a meno 2.
Gli ultimi sono i più duri.






La voglia di dirti "buongiorno" di persona è insostenibile.
Si, è vero, la vita è una continua attesa.
Bisogna amarla
perchè addolcisce gli istanti,
ma questi ultimi giorni sono estenuanti.
Ingurgitano il mio cuore,
pian piano giù per le loro gole e poi digerito.
Vieni e salvami.
Prendiamoci per mano e laviamo via tutto il dolore.
Addormentiamoci sotto il sole
e osserviamo le nostre pelli scurirsi.
Il nostro è come quegli amori antichi,difficili,quasi impossibile.
Eppur noi ci crediamo.






Sei così bravo nel mostrarmi il tuo lato selvaggio,
così spontaneo, non cerchi evasioni.
Con lo sguardo così limpido,
la tua mente non è mai offuscata.
Non conosci vizi,non conosci dolore.
Mio caro fratello,
quando tornerò da uno dei miei viaggi
mi chiederai sempre di giocare con te?
Poi mi guarderai da dietro il finestrino di un treno,
ma non temere: non ti lascio.
Vorrei che tu non crescessi.
Resta sempre così, con tutti i tuoi colori.




Senti come sale l' energia nella mia terra.
Perchè dovrei andare via di qui?
Questo posto può farmi sentire utie.
E' qui che tutto può accadere,
ti lascia libera di respirare.
Senti la forza che scorre nel suo mare,
nella sua sabbia, nei suoi alberi.
Tu uomo cieco, scappa pure se vuoi...
Io resto qui nel' Eden.
E' a mia terra promessa.

sfogo

Ed ora che i fatidico momento è giunto che cosa dovrei fare? Ho scritto solo "poesie" in questi giorni. Ora non ho voglia di dover parlare forbito o di dover selezionare le parole.
Sono così confusa, emozionata, una bomba di sensazioni contrastanti tra loro sta esplodendo nel mio cuore ed io non so che cosa fare.
vorrei poter avere uno scopo preciso nella mia vita e tentare di raggiungerlo il più in fretta e nel modo più indolore possibile.
Ora quando mi chiedo che cosa desidero dalla vita riesco solo a vedere me col pancione tra qualche anno in una bella casetta in campagna piena di libri e colori caldi con lui che ascolta la musica , o che magari prepara la cena. io sono sulla poltrona che bevo una tisana e scrivo.
Non credo che sia un' ambizione più grande di me. Vorrei solo avere la certezza di poter vivere un esistenza piacevole e piena di affetti.
Mi piacerebe anche vedermi nella mia terra, ma non ne sono sicura. In questo momento io non sono sicura di niente.
Qualunque cosa io faccia in questo periodo la faccio pensando al mio futuro, non riesco più a godermi il presente. Forse ho raggiunto quella fatidica fasa chiamata "crescita". Tutti mi parlano del mio futuro, delle mie decisioni e mi chiedono :"che cosa vuoi fare da grande?" io non lo so vorrei rispondere che mi piacerebbe fare a mamma, di questo ne sono sicura, del resto non so, ma non credo che alle orecchie della gente questa risposta sia soddisfacente.mi limito a dire un "non lo so", e non credo in ogni caso di fare una bea figura.
Ora io so ciò che voglio, enon vedo perchè dovrei farmelo sfuggire.
Devo darmi da fare, un probabie pezzo del mio strano futuro arriverà tra poco più di 24 ore.
Odio gli scherzi del destino.E' stato tutto troppo casuale, impensabile, eppure è successo. L'amore .

sabato 28 agosto 2010

esempio d' onore

Tu cane, mio unico e sincero amico
mostrami il mondo coi tuoi occhi.
Insegnami ad amare ed ad odiare come tu fai:
con garbo e purezza.
Incondizionatamente.
quel tuo sguardo languido non potrebbe mai comparire sul viso di un uomo.
Mi ami senza un perchè,
non ti curi del mio aspetto.
Cosa si potrebbe desiderare più di te?

il seme del serpente

Ibrido.
quanto credi che la parola "padre" ti sia dovuta?
I tuoi vizi sono i tuoi dei,
li veneri ogni giorno con scaltrezza.
Sono nata da una tua follia ed è cosi che tu mi vedi:
un pezzo del tuo passato a cui pensare con nostalgia per pochi attimi.
Potrei darti la colpa di tutte le mie paure.
Che tu sia dannato ;
essere orgoglioso assetato di fama.
Che tu possa marcire trai vermi più affamati.
Che tu possa essere dimenticato da tutti quelli che ami!

fogli al vento di fine estate

Che senso ha stare qui
sotto queste stelle spente.
Questo senso di attesa non andrà via da solo.
Il tempo brucia come la mia mia sigaretta.
Avidamente viene succhiato da tutti,
ma non da te amore mio,
tu che sai aspettare,
tu che sai giocare con la vita.
Hai imparato a conoscere quela squallida puttana,
avvolta in un abito di falsa bellezza,
ti allieta per pochi attimi ,
ma poi scappa da qualcun altro disposto a pagare di più.
E' subdola.



La razza umana è nata per deludere.
Vorrei solo essere abbastanza brava da non crearmi aspetative,
cos' da non restare delusa a mia volta.
Penso che una vita in solitudine non sarebbe male.
Solo per qualche anno.
Solo per il tempo necessario per farmi scomparire dalla memoria di tutti.



Eccolo li appolaiato sotto un albero:
il leone impotente.
Vedo che soffre. Perde sangue.
Con lo sguardo languido mi implora di aiutarlo.
Ma ho troppa paura.
Dovrei baciarlo senza timore, come un dolce amate,
con complicità e fedeltà, ma dov'è finito il mio coraggio?

giovedì 26 agosto 2010

il mangiaterra

Il pensiero dell' essere cresciuta mi mette tristezza.
I posti che ti sembravano enormi, si fanno sempre più piccoli...
Forse è questo il segreto dell universo,
più vite viviamo, più scoprimao la sua grandezza.
E se qui non ci fossero elementi di disturbo, sarebbe tutto troppo bello.
Sprofondando qui sola riuscirei a credere di essere morta.
Nella piccolezza dell' universo.
Tremo.
La presenza degli altri ci fa cadere nella realtà.
Si muore soli e si dovrebbe vivere soli. In silenzio.
Riesci a sentire il tuo cervello che si divora.
Quanto di vero percepiscono i miei sensi?
Quanto sono reali le zanzare che succhiano il mio sangue?
Tutto ciò non mi è dato saperlo.
Devo essere la guardiana di questo posto,
giacere ai piedi di questo albero per trovare la verità.
Sarò egoista e non la condividerò nè con te, nè con te.
C'è qualcuno che morirebbe per me?
Io morirei solo per me stessa.

mercoledì 25 agosto 2010

lo scrittore

Quella sigaretta continua a bruciare sul posacenere da quattro soldi.
Libri e polvere sul quel tappeto prezioso. Qunto gusto che si trova in questa casa! si sente il tocco dell artista...
Vorrei essere quel mezzobusto in marmo sulla libreria per osservare lui: lo scrittore che dorme.Scrittore che sogna. Col suo bel viso sul cuscino rosso. Cpelli sporchi.
La bella mano che penzola giù dal divano sembra indicare la bottiglia di wiskey sul pavimento,pesante come un macigno.
Immerso nell'accidia.Indolente di tutto il mondo.
Racconta di me , ti prego!
Amo di te la tua mente logorata dalla pazzia.
Solo tu puoi realmente di re di essere vivo.
Per ora io giaccio qui nel tuo stanzino, col mio corpo putrido che marcisce. Lontana dai tuoi occhi sanguino.
Ti perdono per ciò che mi hai fatto. Resterò per sempre qui e non invecchierò mai.